Di
fronte alle prove evidenti che Ellen White non era un profeta di Dio, coloro
che credono nel suo dono profetico rispondono in diversi modi.
Questo
articolo esaminerà la validità della maggior parte delle risposte che i sostenitori
di Ellen White utilizzano per giustificare il suo dono profetico.
1) Le critiche ad Ellen White sono
ispirate da Satana
La
prima risposta data è la stessa che usarono i farisei per descrivere Gesù.
Siccome
Gesù aveva sconvolto il loro modo di credere, loro lo definirono Demonio 1.
Questa risposta, vuole attaccare il messaggero piuttosto che il messaggio. I
farisei, infatti avevano capito che se le persone fossero state convinte che il
messaggero è satanico, avrebbero poi abbandonato il messaggio senza dare ad
esso nessuna considerazione.
Anche
Ellen White apparentemente riconobbe
questo aspetto e così, spesso descrisse coloro che la criticavano come
“perduti”. La signora White cominciò questa pratica mentre era ancora
un’adolescente. Lucinda Burdick, che fu testimone di alcune delle prime visioni
di E. White, spiega come ella descrisse i caratteri di varie persone che dichiarò
aver visto in visione:
E.
White dichiarò che alcune persone erano giuste davanti a Dio, mentre altri
avevano le loro vesti macchiate. Era evidente che i “macchiati” erano coloro
che avevano rigettato le sue visioni o avevano esitato di accettarle
completamente 2.
Persone
di tutte le chiese, avevano iniziato ad aprire gli occhi, e schierarsi
nettamente contro le sue visioni. Non appena alcuni cominciarono a non credere
alle sue visioni, lei iniziò a vederli come “coloro che avevano le vesti
macchiate”, come riporta lei stessa testualmente nei suoi scritti.
Personalmente,
venni a conoscenza che Ellen White aveva visto in visione diversi ministri, nel
regno di Dio con corone brillanti e piene di stelle! Ma non appena questi
stessi ministri presero posizione contro le sue visioni, Ellen White dichiarò
di averli visti in visione “condannati, dannati e persi, senza speranze”.
Se
qualcuno è “perduto” è quindi sotto l’influenza del nemico, di conseguenza
niente di quello che quella persona dice deve essere preso in considerazione
seriamente.
Un
ottimo esempio di questo atteggiamento riguarda il più importante funzionario
che abbia mai lasciato la chiesa avventista: D.M. Canright. Egli, fu
demonizzato dalla chiesa, e tuttora, alcuni avventisti si rifiutano di leggere
il suo libro su Ellen White perché “non vogliono essere ingannati dal nemico”.
La
ragione per cui molte persone si sentono così sicure riguardo all’ispirazione
di Ellen White è che sono in possesso solo di informazioni parziali sul suo
conto.
Gli
avventisti spesso ascoltano solo storie che mirano a rinforzare la fiducia nel
dono spirituale di Ellen White. Sono spesso inconsapevoli che esistono prove
significative che dimostrano esattamente il contrario. Essi, non hanno mai
avuto l’opportunità di esaminare le prove riguardanti il suo ministero e non
sono consapevoli che E. White ha fatto delle predizioni sbagliate, che ha visto
delle cose in visione che erano false, e che molte volte ha contraddetto la stessa
bibbia. Sono inconsapevoli che ci sono delle valide ragioni per cui i cristiani
dovrebbero interrogarsi sulla sua pretesa di essere un profeta.
È
facile essere ingannato da una persona quando si conoscono solo informazioni
parziali. Per esempio, durante il regime di Hitler in Germania, molti tedeschi
pensavano che egli fosse un grande leader. La maggior parte di loro non sapeva
quanto egli fosse crudele e depravato finchè la verità sull’olocasto degli
ebrei divenne nota alla fine della guerra. Quelle persone avevano sbagliato a
giudicare Hitler perché si erano basate solo su informazioni parziali.
Accusando
gli studiosi di Ellen White di essere “satanici”, i seguaci di Ellen White si
sono resi colpevoli di aver infranto la proibizione di Cristo di giudicare gli
altri, senza capire né conoscerne i motivi. Alcuni avventisti reagiscono
esattamente come secoli fa fecero i
cattolici nei confronti di Martin Lutero, quando affermò la verità sul papa.
Attaccano il messaggero piuttosto che il messaggio. La verità è che molti di
coloro che hanno fatto le critiche a Ellen White, sono stati ispirati da “amore
fraterno” per gli altri, con la speranza di poter aiutare altri a scoprire la verità
riguardo questa donna. Essi coscienziosamente hanno creduto di essere
obbedienti al comandamento di Dio di testare i profeti (I Giovanni 4:1). Essi
sono chiamati a condividere con altri tutte le evidenti contraddizioni di Ellen
White in modo che anche gli altri potessero
prendere una decisione consapevole riguardo la sua ispirazione divina.
2. Se Ellen White venisse letta
nel suo contesto, tutte le difficoltà svanirebbero
Questa
dichiarazione tenta di buttare tutto lo sporco sotto il tappeto con una dichiarazione
generica. Questa dichiarazione afferma che se qualcuno spende tempo ed energie
ad esaminare qualsiasi dichiarazione fatta da Ellen White riguardo ad un
particolare soggetto, non può non vedere che lei è in piena armonia con la
bibbia.
È
senza dubbio più facile avere fidarsi di quello che dice un dirigente di chiesa
o un pastore piuttosto che fare uno studio approfondito degli scritti di Ellen
White. Tristemente, alcune persone sceglierà questa seconda ipotesi senza fare
alcuna ricerca prima.
Molti
affermano: “Non ho il tempo per fare questa ricerca! Il mio pastore ha passato
molto tempo a studiare queste cose, e io gli credo quando dice che gli scritti
della White sono difficili da esaminare se presi fuori dal contesto”.
Con
questa risposta gli avventisti seguono i passi dei cattolici, che tanto vengono
criticati perché si fidano delle parole dei preti senza esaminare loro stessi i
fatti.
La
verità è che, le difficoltà nel leggere gli scritti di Ellen White, non
svaniscono anche se prese nel loro contesto. Molte volte il contesto non
risolve affatto il problema.
C’è
ad esempio una dichiarazione di Ellen White, fatta nel 1864 in cui ella afferma
che “in certe razze di uomini si può vedere l’amalgamazione tra uomini e bestie”4.
Per più di 80 anni gli avventisti – incluso l’amico della signora White, Uriah
Smith – hanno difeso questa dichiarazione, sulla base del fatto che lei
intendeva esattamente l’unione sessuale di uomini e bestie. Ma nel 1947, il
biologo Frank Marsh convinse i dirigenti della Chiesa Avventista del 7° giorno
che tutti gli scienziati sapevano da decenni che la procreazione tra bestie ed
esseri umani era biologicamente impossibile. La chiesa accettò la nuova
spiegazione data da Marsh, e successivamente Ellen White cominciò a dire che in
realtà lei parlava di incroci tra esseri umani, piuttosto che tra uomini e
bestie, ma è più che dimostrato da ogni testimonianza ricevuta da coloro che
conoscevano personalmente Ellen White, incluso Uriah Smith, James White, W.C. White
(suo figlio) e D.D. Robinson (la sua segretaria), tutti confermano, che Ellen
White parlava di incrocio tra uomini e bestie.
È
sorprendente che le stesse persone che screditano i critici di Ellen White dicendo
che non si devono portare i suoi scritti fuori dal suo contesto, portano le
dichiarazioni di Ellen White fuori dal loro contesto in quanto la sua ridicola
dichiarazione di amalgamazione tra uomini e bestie non può essere sostenuta
scientificamente!
Questa
risposta relativa al contesto, crea un altro problema riguardo le grandi contraddizioni
in alcune dichiarazioni fatte dalla stessa Ellen White.
In
una testimonianza, ad esempio, afferma che mangiare la carne di maiale va bene,
ma più tardi dichiara invece che è sbagliato5. Secondo i difensori di
Ellen White, bisognerebbe prendere tutte le dichiarazioni fatte dalla lei su un
determinato argomento, pesarle cautamente e quindi determinare quale fosse la
sua vera opinione riguardo a quel determinato argomento. Questa è una buona
strategia, non fosse per il fatto che introduce un problema significativo: Ellen
White afferma che le sue testimonianze vengono direttamente da Dio6.
Se queste testimonianze giungono direttamente da Dio, non ci dovrebbe essere
confusione.
Quindi,
mangiare carne di maiale è giusto o è sbagliato. Dio non dice che mangiare la
carne di maiale va bene, per poi cambiare idea e dire che è sbagliato7.
La Parola del Signore al contrario degli scritti di Ellen White, è perfetta.
Nessuno deve mai tornare indietro e correggere la Parola del Signore. Essa è
corretta la prima volta che viene detta ed è corretta per sempre. La vera
testimonianza di Dio non cambia mai. Nessuno deve mai tornare indietro per
rivederla:
“Da lungo tempo conosco le tue testimonianze che hai
stabilite in eterno.” (Salmo 119: 152). Le circostanze possono cambiare
ma la Parola del Signore non cambia:
“Infatti, ogni
carne è come l'erba, e ogni sua gloria come il fiore dell'erba. L'erba diventa
secca e il fiore cade; ma la parola del Signore rimane in eterno». E questa è la parola della Buona
Notizia che vi è stata annunziata.” (1Pietro 1:24-25)
È pertanto evidente che
non tutte le testimonianze di Ellen White vengono dal Signore. Quindi gli
avventisti devono indovinare cosa viene dal Signore e cosa invece viene dalla
mente di Ellen White: non ritratta di un fenomeno recente, ciò accadeva anche al
tempo di Ellen White.
Un dirigente di chiesa
decise di utilizzare il proprio giudizio riguardo alle testimonianze di Ellen
White e lei rispose come segue:
Io la prego, anziano
Reaser, di portare la sua posizione nella giusta direzione … Se lei prenderà
fermamente la decisione di lavorare contro l’influenza che ha esercitato contro
le testimonianze dello spirito di Dio, allora il Signore potrà accettarla. Ma
fin tanto che lei rimarrà in una situazione instabile, avendo più fiducia nel
suo giudizio piuttosto che nel consiglio del Signore, lei lavorerà solo per
minare la fiducia delle persone nel lavoro del Signore8.
Così gli avventisti alla
fine lasciano due possibili opzioni o si accettano tutte le testimonianze di
Ellen White, incluse le contraddizioni, oppure l’altra opzione è di rifiutarle
tutte9.
Come si può leggere la White
nel suo contesto? Ciò, è molto più difficile del previsto! Anche gli avventisti
infatti trovano più conveniente tirarla fuori dal suo contesto a volte. Se qualcuno
sarà disposto a trovare il tempo e a fare lo sforzo di leggere la Ellen White
nel suo contesto probabilmente riscontrerà come molte difficoltà non spariscono
affatto anzi, emergono nuove difficoltà: risolvere le dichiarazioni
contradditorie.
3. Gli errori della Ellen White
sono minori
“Bene, ciò significa quindi
che lei fece pochi errori. Grande idea! Tutti commettono errori! Giusto?”
Il significato implicito
di questa dichiarazione è che i suoi errori sono così pochi e insignificanti
che non vale la pena sprecare tempo per investigarli. Come la risposta precedente,
questa affermazione è piuttosto soggettiva. Chi può decidere se un errore sia
significativo o meno?
Forse è una questione di
percezione. Personalmente, mi aspetto molto da una persona che fa
un’affermazione di questo genere:
Lo Spirito Santo è l’autore delle Scritture e dello
Spirito di Profezia10.
Se qualcuno pretende che gli
scritti di Ellen White, sono lo “Spirito di Profezia”, allora è tenuto a
mantenersi ad un livello alto almeno quanto il cielo.
Sei disposto ad accettare
alcune false profezie (falsità ricevute in visione) e più di 50 contraddizioni
con la Bibbia in un libro il cui autore è lo Spirito Santo?11
Se possiamo consentire queste
numerose falsità, gli errori, le contraddizioni e gli sbagli nelle scritture di
un profeta, possiamo anche accettare di aprire i cancelli al dominio profetico
di persone come il mormone Joseph Smith e la Christian Scientist Mry Eddy
Baker!
Anche il fondatore dei
Mormoni Joseph Smith è stato chiamato “lo Spirito di Profezia”. Se possiamo
trascurare gli sbagli di Ellen White, perché non trascurare anche gli sbagli
profetici di Joseph Smith? Servirebe una guida per aiutarci a determinare
quando gli sbagli di un profeta sono più o meno significativi per non
qualificare una persona come profeta. Joseph Smith ha sbagliato delle visioni,
così anche fece Ellen White. Stiamo dicendo che il fallimento di J.Smith è
significativo mentre i fallimenti di Ellen White sono insignificanti? Chi
decide se un fallimento è significativo o no?
Proviamo ad osservare più
da vicino il valore degli sbagli della Ellen White. Ellen White fece grossi
errori ingannando la Chiesa Avventista del 7° giorno e ha contraddicendo molte volte
sia sé stessa che la Bibbia. Questo basterebbe per affermare che Ellen White ha
fallito quasi tutti i “test Biblici” per essere un profeta12.
Qui non abbiamo tempo per
esaminare Ellen White alla luce di tutti i “test biblici”, ma analizzeremo solo
il suo fallimento più palese. Questo fallimento risale all’inizio della sua
carriera, quando aveva visioni molto frequenti. Ellen White vide che la porta
della salvezza era chiusa a tutti i non-avventisti, e questa stessa visione
l’ebbe diverse volte13.
Le prove indicano che
James White ed Ellen White sostennero questa dottrina per più di 5 anni –
durante i quali altri avventisti, senza guide
profetiche, la scartarono come spazzatura. Questo insegnamento di Ellen White
ebbe come risultato che i suoi seguaci, ignorarono la richiesta che Cristo fece
riguardo al diffondere il Vangelo in tutto il mondo, per ben 5 anni! Il loro
primo non-cristiano convertito fu un uomo chiamato Herman Churchill, il quale
si convertì nell’agosto del 1850.14 Pensate alla gravità di questa
situazione per un momento! Ellen White dichiarò che la porta della salvezza era
chiusa, Dio se ne era andato da tutte le chiese denominazionali, e al momento
stava lavorando solo sul Suo rimanente: gli Avventisti. Incredibilmente, per ben
5 anni dei non-avventisti erano inviati come missionari per spargere il
messaggio del vangelo mentre Ellen White, la profetessa di Dio, andava i giro
avendo visioni e convincendo altri avventisti, come il fratello Stowell e la
sorella Durben, che i perduti non sarebbero stati salvati perché la porta della
salvezza era chiusa! Come si può definire un ”errore minore”, l’ignorare la
richiesta di diffondere il Vangelo?
4. E’ vero, negli scritti di Ellen White ci sono aspetti
dubbi ma un giorno Dio ci spiegherà
Anche quando si è posti di
fronte alla prova schiacciante che Ellen White ha fallito il “test biblico” per
essere chiamato profeta di Dio, è comunque difficile smettere di credere in
qualcuno in cui hai creduto per molti anni. Ad ogni modo è un errore ignorare questo
fatto, abbastanza sostanziale, sperando che un giorno nel futuro, possa essere
scoperto da qualcuno una spiegazione plausibile alle sue profezie fallite e ai
suoi altri errori. La verità è che oggi sono disponibili una enorme quantità di
prove inconfutabili, per prendere una ferma decisione riguardo alla sua
ispirazione. Non c’è alcun bisogno di aspettare una futura rivelazione. C’è una
vastissima quantità di informazioni disponibili ai nostri giorni per poter
prendere una decisione coscienziosa a riguardo.
5. La sig.ra Ellen White non ha capito le sue visioni
Qualche volta i profeti
biblici non compresero le proprie visioni come nel caso del profeta Daniele,
che pregò per chiedere la comprensione delle visioni che aveva avuto da Dio.
Giovanni Battista era apparentemente inconsapevole del ruolo di Gesù come
Messia.
Gli avventisti, scusano
Ellen White dicendo che probabilmente gli errori sono dovuti al fatto che ella fraintese
alcune sue visioni in particolare le prime visioni, come quella della porta
chiusa.
Ellen White affermò:
“Io vi sto presentando
quello che il Signore ha presentato a me. Nemmeno uno degli articoli che ho
scritto, è scritto per esprimere semplicemente le mie idee. Si tratta di ciò
che Dio ha aperto davanti a me in visione – preziosi raggi di luce che
risplendono dal trono”.
Il dilemma è che le
visione che scrisse Ellen White, indicano chiaramente una porta chiusa per la salvezza. Non si tratta di fraintendimento
della visione. Le visioni non sono confuse (sfuocate). Sono anzi molto chiare,
esse mostrano in modo inequivocabile la porta chiusa per la salvezza… ad un
certo punto, addirittura troviamo Ellen White citare testualmente le parole
dell’angelo. Nel 1849 Ellen White discute con il suo angelo, della situazione
di perdizione nelle chiese cristiane:
Le riforme che mi furono
mostrate non erano riforme dall’errore alla verità ma di male in peggio; per
quelli che professavano un cambiamento del cuore, li ha soltanto avvolti con
garbo religioso, che ha dissimulato l’iniquità di un cuore cattivo.
L’angelo che mi
accompagnava mi invitò a guardare il travaglio delle anime dei peccatori come
si usava fare. Io guardai ma non riuscii a vederlo, per loro il tempo della
salvezza era passato. 18
Come potrebbe una
comunicazione così diretta essere fraintesa? L’angelo ha affermato: “il tempo
per la loro salvezza è passato”. Potrebbe essere più schietta?
Ci si potrebbe chiedere
per quale motivo Dio ha così difficoltà a comunicare un concetto così
fondamentale come la porta chiusa per la salvezza, mentre allo stesso tempo
Egli poteva comunicare così efficacemente a Ellen White su un’ampia varietà di
altri soggetti, alcuni dei quali hanno in confronto a questo una così modesta
importanza.
Il fatto che lei non
comprendesse le sue visioni, sembra contraddire un’altra dichiarazione degli
avventisti, dove essi affermano che le visioni di Ellen White avevano come
scopo solo quello di confermare o rigettare quello che già si era studiato
sulla Bibbia. Ellen White stessa afferma in due dichiarazioni, che le sue
visioni confermavano quello che altri avevano detto a proposito
dell’insegnamento sulla “porta chiusa”. Se questa è la vera ragione delle
visioni che ella ebbe, allora come può essere che lei stessa le abbia
fraintese? Se lo scopo delle visioni era di confermare o rigettare i punti di
studio, come ha potuto Dio fallire nel rendere chiaro il Suo messaggio al Suo
profeta? Come può un Dio Onnipotente e Onnisciente fallire nel comunicare a un
Suo profeta le Sue conferme o rinnegazioni
riguardo ad un argomento?
Le situazioni sorte con Ellen
White sono completamente diverse rispetto a quelle affrontate con Giovanni il
Battista.
Per quanto sappiamo,
Giovanni non ha mai ricevuto una visione che mostrasse che Gesù sarebbe stato
un Governatore Temporale. In effetti, non sappiamo se Giovanni abbia mai avuto
delle visioni. Al contrario, Ellen White dichiarò di aver ricevuto diverse
comunicazioni direttamente da Dio, inclusa la visione che confermava che la
porta della salvezza era chiusa. A differenza di Daniele, che ammise di non
capire le sue visioni, Ellen White proclamò le sue visioni come se lei le
avesse comprese pienamente. La verità è che le visioni fallite di Ellen
White non possono essere liquidate come un semplice caso di incomprensione. Le
sue visioni sbagliate furono fallimenti significativi di profezie al punto da
squalificarla dal ruolo di profetessa (Deuteronomio 18: 22 “Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non succede e
non si avvera, quella sarà una parola che il Signore non ha detta; il profeta
l'ha detta per presunzione; tu non lo temere.”).
6. Anche i profeti della bibbia hanno commesso degli
errori
Prima di tutto, stiamo
attenti a non confondere i “fallimenti morali” con il fallire il “test del
profeta”.
Secondo il “test biblico”,
mai la bibbia afferma che un profeta non pecca mai. Balaam e Saul profetizzarono
in nome del Signore e tutti conosciamo i loro sbagli20. Quindi non ci sono basi per rigettare un
profeta solo in base ai suoi fallimenti umani.
In secondo luogo, nelle
sacre Scritture, ci sono altri casi di profeti che hanno fatto cose che a noi
oggi, paiono sbagliate. Nathan, apparentemente, parlò a Davide senza
consultarsi prima con il Signore, quando gli disse che avrebbe potuto costruire
un tempio 21.
Terzo, c’è un caso, nelle
Scritture, nel quale il profeta non capì pienamente la sua missione. Giona, infatti,
sembra non capì, o forse non volle capire, che il messaggio di distruzione della
città di Ninive aveva delle condizioni. Quindi, non è indispensabile per un
profeta comprendere completamente la sua missione per ricoprire il proprio ruolo
di profeta.
Infine, critici della
Bibbia puntano il dito contro un certo numero di profezie del Vecchio Testamento
che sembrano non essersi realizzate.2 Di seguito, alcuni esempi:
La Bibbia quindi, parla di
errori commessi da alcuni profeti, nel senso che qualche volta essi non
capirono completamente la loro missione e altre volte, alcune delle profezie si
sono dimostrate sbagliate per noi che viviamo migliaia di anni dopo.
Qui emerge una difficoltà.
Mentre per noi è possibile applicare una o entrambe le valutazioni succitate
per “testare” i profeti della Bibbia, dal momento che possiamo osservare la
loro storia da lontano, è difficile poter applicare tutti i test dei profeti ad
essi. Forse a noi potrebbe risultare che essi abbiano fallito un test ma,
probabilmente ci sono altri fatti di cui siamo all’oscuro, fatti che sono stati
“persi” nel corso degli anni o a causa della lingua o ancora durante le
traduzioni; ciò potrebbero spiegare tali apparenti fallimenti. Se nella Bibbia
appare che un profeta abbia fallito un test, e comunque passa gli altri sei
test, possiamo affermare in tutta onestà che ha fallito il test dei profeti?
Le persone che hanno
conosciuto i profeti della Bibbia
personalmente o che hanno vissuto durante la stessa generazione o poco dopo,
sono i più indicati per giudicare se il profeta in questione abbia passato il
test o meno. A questo punto della storia, noi dobbiamo accettare per fede che
questi uomini sono stati ispirati, basandoci sui seguenti punti:
Queste persone erano di
gran lunga in una posizione migliore per giudicare i profeti e noi, dobbiamo
rispettare il loro giudizio. Migliaia di anni di storia ci separano dai profeti,
oltre alla lingua e dalla loro cultura; per questo motivo risulta molto
difficile per noi giudicare, come fecero invece le persone di quel tempo. Sono
troppe le informazioni che non abbiamo.
Da quanto sappiamo, Gesù
non dubitò mai di alcun profeta del Vecchio Testamento anzi, sappiamo dalla sua
testimonianza che lui li considerava delle autorità, affermando che Lui non era
venuto per “abolire la legge e i profeti”
(Matteo 5:17). Gesù utilizzò la legge, i Salmi e i profeti, per convincere
gli uomini sulla via di Emmaus che la Sua morte e la sua missione era
legittimata da loro. (Luca 24:44). Gesù avrebbe usato gli scritti dei profeti
come evidenza della Sua missione se non li avesse considerati autorevoli?
Proviamo ora a confrontare
tutto questo con Ellen White. Siamo molto vicini alla generazione che conobbe
personalmente Ellen White per poterla “testare” (I Giovanni 4:1). Questa è una
responsabilità affidata a noi, dalle scritture. Se non “provassimo” (testassimo)
Ellen White, verremo meno ad una responsabilità affidataci dalla Bibbia. In
confronto alla scarsa conoscenza che abbiamo dei profeti della Bibbia, abbiamo invece
una gran ricchezza di informazioni e
testimonianze personali su Ellen White, condividiamo con lei lo stesso
linguaggio e a grandi linee anche la sua cultura. Siamo quindi nella posizione
migliore per giudicare il suo valore di profeta. Le generazioni del futuro
dipendono dalla precisione del nostro giudizio.
Quando si punta il dito
contro i fallimenti di Joseph Smith e Mary Eddy Baker, alcuni loro seguaci, per
contro puntano il dito contro la Bibbia dicendo: “Ci sono errori anche nella
Bibbia”. Il loro ragionamento è questo: Se i profeti della Bibbia, pur avendo
commesso degli errori, continuano ad essere considerati dei profeti, anche i
nostri profeti possono commetterne. Questo ragionamento è pericoloso per
dichiarare profeta chiunque, come ad esempio Branch Davidian David Koresh. Noi non possiamo usare supposti
fallimenti dei profeti della Bibbia, come scusa per giustificare i fallimenti
dei nostri profeti, perché, come abbiamo già detto, noi non siamo in grado di
valutare correttamente i profeti della Bibbia così come possiamo valutare un
profeta della nostra generazione.
Ci deve essere un criterio
oggettivo che può essere applicato a tutte le persone che dichiarano di essere dei
profeti; altrimenti, chiunque potrebbe essere un profeta! Questo criterio esiste,
si tratta delle sette prove Bibliche. Esse, devono essere applicate
dalle persone che vivono nello stesso periodo storico del profeta, le stesse
persone che hanno accesso alle testimonianze e alle prove riguardo il profeta.
Nessuna “prova” della Bibbia riguarda fallimenti “morali”. Questa è una
questione diversa. Tutti abbiamo peccato e ci siamo smarriti. La questione
reale è: Ellen White ha fallito la “prova biblica per testare i profeti”?
Chiunque esaminerà in modo onesto tutte queste prove, troverà sufficienti elementi
per prendere una decisione coscienziosa riguardo alla chiamata profetica di
Ellen White.
7. La signora White non ha mai veramente dichiarato di
essere un profeta
La scopo principale di
questa risposta è che in realtà, non c’è bisogno di provare Biblicamente Ellen
White, in quanto lei non ha mai preteso quel titolo.
Ellen White era un profeta
o un messaggero? La verità è che Ellen White dichiarò di essere più di un
profeta:
«Sin da quando ero
giovane, diverse volte mi hanno chiesto: sei un profeta? Io ho sempre risposto
che sono il messaggero del Signore. So che molti mi hanno chiamato profeta, ma
io non ho mai preteso questo titolo. Il mio Signore mi ha dichiarata sua
messaggera. “Il tuo lavoro”, mi ha detto “è portare la mia parola… non sei tu a
parlare: è il Signore che dà il suo messaggio di avvertimento e riprovazione.
Non deviare la verità per nessun motivo. Dai la luce che io ti do, il messaggio
per questi ultimi giorni deve essere scritto in libri, e dovrebbe essere
immortalato, per testimoniare contro coloro che prima hanno gioito della luce e
che in seguito l’hanno abbandonata, a causa dell’influenza del malvagio.”
Perché io non ho dichiarato di essere un profeta? Perché in questi giorni molti
che pretendono audacemente di essere dei profeti, sono un rimprovero per la
causa di Cristo; e poi, perché il mio
lavoro include molto di più di quanto il termine ‘profeta’ significhi.”
“Il mio incarico comprende anche il lavoro di profeta, ma non
finisce lì” 24
Perché Ellen White dichiarò
che i suoi scritti erano lo “Spirito di profezia” se lei non era un profeta? La
Chiesa Avventista, dichiara di avere lo “Spirito di profezia”? No! ma dichiara
di essere il rimanente, con l’identificativo marchio dello “Spirito di
profezia”. Anche la serie ‘Conflict of the Ages’ una volta fu pubblicata con il
titolo “Spirit of Prophecy”(Spirito di Profezia).
La verità è che Ellen
White e i suoi associati, hanno dichiarato per quasi 70 anni di avere il dono
profetico e hanno preteso che il suo dono profetico costituisse la prova che la
Chiesa Avventista del 7° giorno è la vera chiesa del rimanente di cui parla
Apocalisse 12:17 e 19:10. Non si può scusare Ellen White, alla luce del “test biblico”,
dichiarando che lei, in realtà, era solo un “messaggero”. Visto che lei stessa dichiara
di essere più di un profeta, dovrebbe essere tenuta a più alti standard di
quanto si faccia per un profeta!
8. Qualche volta Ellen White ha mal interpretato le sue
stesse visioni
Un esempio di questa tesi errata,
si trova nel libro di Clifford Goldstein Graffiti “In the Holy of Holies”. In
questo libro, Goldstein cita la prima visione di Ellen White nella quale lei
descrive coloro che sono caduti dal sentiero del cielo:
“La luce dietro di loro se
ne andò, lasciandoli nel buio; essi inciamparono e dai loro occhi scomparve i
marchio e persero di vista Gesù; poi caddero dal sentiero, giù nel buio mondo
selvaggio. Era praticamente impossibile
per loro tornare sul sentiero e andare verso la Città, come lo era per tutto il
mondo malvagio che Dio aveva rigettato.”25
A favore di Goldstein,
bisogna dire che egli riconobbe questa citazione come un serio problema, ma
invece di riconoscere il fatto che Ellen White insegnava con la sua visione che
la porta della salvezza era chiusa, lui biasimò il suo errore come se Ellen
White avesse mal interpretato la propria visione:
“Ciò che al massimo
potrebbe essere successo in questo caso è che, probabilmente, nella sua
interpretazione della visione, lei ha tratto qualcosa che non le era stato specificatamente
insegnato… che potrebbe aver letto nella visione più di quanto in realtà ci
fosse, o ancora, potrebbe aver mal interpretato la visione – cosa molto
probabile, poiché era la prima – Ciò è completamente diverso dal dire che le
era stato mostrato da Dio. … Quindi, qualsiasi cosa fosse stato mostrato ad
Ellen White in questa visione, lei potrebbe aver semplicemente letto più di
quanto c’era.”26
Come è conveniente! Ellen
White vede una falsità nella sua visione e Goldstein la liquida semplicemente come
se avesse solo mal interpretato. Come è
possibile testare le dichiarazioni profetiche di Ellen White o di qualunque
altro profeta se i seguaci del profeta congedano semplicemente ogni suo errore
dicendo che ha mal interpretato la propria visione? Come fa Goldstein a sapere che Ellen White
ha mal interpretato la sua visione? Era lì quando l’ha scritta? Ovviamente no!
Quindi non può assolutamente saperlo. Al limite può essere una sua speranza.
Seguendo il ragionamento
di Goldstein fino alla sua logica conclusione, viene da chiedersi: se in questo
caso Ellen White ha mal interpretato la sua visione, quante altre visioni ha
mal interpretato? Chi può dirci a quali visioni credere e a quali invece non
credere? Goldstein? All’inizio avevamo Ellen White come interprete della
Bibbia, Ora abbiamo Goldstein come interprete di Ellen White! Dove finirà tutto
questo?
L’idea di Goldstein è
rifiutata dalla stessa profetessa. EllenWhite afferma chiaramente che dipendeva
dallo Spirito di Dio sia per le visioni ricevute sia nello scriverle:
“Io dipendo dallo Spirito di Dio nello scrivere una visione, così come
lo sono nell’avere le visioni. È impossibile per me scrivere cose che mi
sono state mostrate, senza che il Signore le porti davanti a me nel momento in
cui Lui desidera che io le scriva.”27
È un insulto alla nostra
intelligenza liquidare i fallimenti di Ellen White basandosi sullo “speranzoso
pensiero” che lei abbia mal interpretato quello che ha visto. Se si possono
congedare così i fallimenti, allora la Chiesa Avventista del 7° giorno,
dovrebbe ritrattare tutte le critiche fatte al profeta dei Mormoni, Joseph
Smith o ad altri cosiddetti profeti, perché, dopotutto, probabilmente anche
loro hanno solo mal interpretato quello che Dio ha fatto vedere loro!
NOTE
4.
Ellen White, Spiritual Gifts, Vol. 3,
p. 75.
5.
Vedi Testimonies Vol. 1, p. 206 versus Testimonies,
Vol. 2, p. 93.
6.
Vedi
per esempio, Testimonies, Vol. 8, p. 298, Selected Messages, Vol.
3, p. 30, Testimonies, Vol. 4, p. 148; Vol. 5., p. 661, p. 217, pp.
63-67.
7.
I
difensori di Ellen White potrebbero suggerire che forse le persone non erano pronte
per la riforma sanitaria. Esiste qualche prova che le persone non erano pronte
per la riforma sanitaria? È difficile accertarlo. Il fratello Curtis (l’uomo
indicato nella testimonianza di Ellen White) era molto interessato alla riforma
sanitaria, ed è probabile che anche gli altri lo fossero. Ci sono stati altri
avventisti, nel 1840 e ancora all’inizio del 1850, che seguirono una dieta
vegetariana. Ad ogni modo è un’ipotesi remota quella che le persone non fossero
pronte ad una riforma sanitaria; in ogni caso spetterebbe al profeta dirlo. Un
esame delle testimonianze, rivela che Ellen White non fece alcuna dichiarazione
riguardo al fatto che le persone
avventiste erano pronte alla riforma sanitaria. Lei non suggerì di intraprendere
un attento e accurato esame delle Scritture. La verità sulle sue testimonianze
è che se Dio avesse avuto una nuova verità per la Sua chiesa, Egli l’avrebbe
presentata a più di una persona, non dal fratello Curtis.
8.
Ellen
White, Loma Linda Messages, p. 334.
10.
Ellen White, Selected Messages, vol. 3,
p. 30.
11. Prove delle predizioni errate, delle false visioni e delle contraddizione con la Bibbia possono essere trovate nel sito: www.nonegw.org.
12.
Il
test Biblico può essere trovato in
Deut. 18:22, Jer. 23:32, Jer. 23:25,30, 1 Tim. 6:3-5, Matt. 7:15,16, 1
Cor. 14:34-37.
13.
Vedi per esempio, A Word to the Little
Flock, p. 14.
14.
Nell’agosto
del 1850 si registra il caso della prima persona che fu accettata nella chiesa
avventista e che nel 1844 non era convertita. James White scrisse: “Un fratello
[Herman Churchill], che non era nell’avvento e che non aveva fatto una pubblica
confessione di fede fino al 1845, è venuto nella verità pulito e forte. Non si
è mai opposto all’avvento ed è evidente che il Signore lo ha guidato, sebbene
la sua esperienza non sia stata come la nostra. Chi accetta la verità
all’ultima ora, magari avrà delle grandi prove.” -- James White, AR, Agosto,
1850. (Early Years, p. 191) Qui c’è quello che scrisse il Presidente
della Conferenza Generale il 7 aprile 1885, Review and Herald:
"Questo è il primo vero caso di conversione dal mondo alla presente verità
accaduto dopo il 1844. … Ricordo bene quando veniva a Waterbury, Vermont e
presenziava agli incontri nella casa di mio padre, dove pochi si incontravano
di volta in volta. All’inizio loro erano molto sorpresi che una persona, che
era stato un non credente, potesse dimostrare interesse per la dottrina
dell’avvento. Lui fu ben accetto e non respinto. Era una persona seria e
zelante; vedendo la sua sincerità essi lo accettarono come un vero convertito.”
15.
Vedi Early Writings, pp. 229-249.
16.
Vedi Manuscript Releases, vol. 3, p.
93,97.
17.
Ellen White, Testimonies, Vol. 5, pp.
63-67.
18.
Ellen White, Present Truth, August
1849.
19.
Vedi Manuscript Releases, vol. 3, p.
93,97.
21.
2 Samuele 7.
22.
Vedi James Buckner, "Tough Questions for
the Christian Church", part II. "Perchè Tiro non fu distrutta da Nabucodonosor
come profetizzato da Ezechiele (Ezechiele 26)? Quando fu distrutta da
Alessandro il Grande, perché non rimase desolata come profetizzò Ezechiele?
Come può essere che Isaia profetizzò una temporanea distruzione di Tiro, mentre
Ezechiele profetizzò una distruzione permanente (Ezechiele 26:14,21; 27:36;
28:19 versus Isaia 23:13-18)? Perché nella storia dell’Egitto non vi fu un
periodo di 40 anni nei quali la terra sarebbe dovuta essere vuota di persone e
di animali come fu profetizzato da Ezechiele (Ezechiele 29:11-12)?" ……….
23.
Ellen White, Review and Herald, July
26, 1907; Selected Messages, vol. 1, p. 36, 1906.
24.
Ellen White, A Word to the Little Flock,
1847.
25.
Clifford Goldstein, Graffiti in the Holy of
Holies, pp. 160-161, (2003).
26.
Ellen White, Spiritual Gifts, vol. 2,
pp. 292, 293.